Tārā era una divinità del pantheon induista associata a Sarasvati, Lakshmi, Parvati, e Shakti; a lei sono associate qualità femminili ematerne di compassione e pietà; ma assume in sé anche qualità associate al femminino perché è simbolo di liberazione, salvezza, è la protettrice del mondo (in sanscrito tara significa “salvatrice”).
Santa Rosalia è la Tārā della città di Palermo, simbolo di liberazione e salvezza, di rinascita.
In TARA ROSALIA femminile e femminino si coniugano in un’unica entità trascendente e trascendentale, richiamando l’antico mito di Demetra, dea della Terra, la Grande Madre, protettrice, rigeneratrice (come Tara) e Persefone figlia di Demetra rapita dal dio degli inferi Ade per farne la sua sposa (lì dove la nostra Rosalia si rifugia da eremita in una grotta per sfuggire al matrimonio), che racconta l’alternanza delle stagioni svelando il mistero della vita e della morte della natura che appassisce per rifiorire in primavera.
I versi che abbiamo scelto vogliono rendere omaggio alla vita e alla bellezza che da essa ne scaturisce:
“Ogni volta che la terra si coprirà dei fiori odorosi,
multicolori, della primavera, allora dalla tenebra densa
tu sorgerai di nuovo, meraviglioso prodigio per gli dei e gli uomini mortali.”
Omero “Inno a Demetra”, vv 401-403